La nostra identità
Non vogliamo essere un partito politico, ancor meno vogliamo essere i portavoce di una corrente politica, non vogliamo partecipare direttamente alle campagne elettorali del nostro Paese, non ci aspettiamo necessariamente soluzioni di problemi da parte dei Governi in carica.
Noi vogliamo essere una voce della società civile, la società civile che in Italia è stata troppo spesso silente o sommersa dal rumore assordante di proteste fine a sé stesse o strumentalmente alimentate. Come è noto, noi siamo in democrazia. Democrazia significa potere del popolo. Noi riteniamo di essere una parte impegnata e attiva del popolo.
Vogliamo in autonomia individuare i problemi del nostro Paese, definirne le soluzioni diffondendone la consapevolezza a una elevata maggioranza di italiani (la comunicazione è fondamentale).
Se riusciremo nel nostro intento, grazie alla consapevolezza della grande maggioranza degli italiani, questi problemi e le relative soluzioni non potranno più essere trascurati dai Governi di turno.
La nostra ideologia non sono i valori sbrigativamente etichettabili come di destra o di sinistra. La nostra ideologia è l’Italia e l’Europa, il nostro Paese.
Il nostro impegno è di aiutare il Paese a essere sempre più attraente per chiunque voglia investire, più competitivo e meno povero, più aperto. Un Paese che cerca attivamente l’uguaglianza delle opportunità tra generi, generazioni, individui appartenenti a diversi gruppi sociali o a diverse regioni del Paese.
L’identità è fondamentale, perché senza un’identità ben definita la nostra Associazione rischia di diventare (o diventa) una casa senza fondamenta.
L’identità è il senso profondo di appartenenza. Raggiunge il suo stadio ottimale quando si traduce in orgoglio di appartenenza. Rappresenta insieme il livello di coesione e di motivazione.
La mancanza di ancoraggio a una propria identità rende tutto relativo. Se fosse così, qualsiasi società risulterebbe un magma, una sabbia mobile in cui è difficile o impossibile costruire qualcosa di solido e di duraturo.
Non dobbiamo avere paura di avere coraggio perché chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso.
Soci fondatori e comitato direttivo
Andrea Rittatore Vonwiller, Senior Partner Carnelutti Studio Legale Associati
Cesare Galli, Avvocato e Professore universitario di Diritto Industriale
Enrico Cucchiani, Ceo & Founding Partner TGI-Think Global Investments e Presidente Ospedale San Raffaele di Milano
Giorgio Basile, imprenditore e Presidente Isagro
Luigi Nardella, Direttore Ceresio SIM
Alfredo Ambrosetti, fondatore dello Studio Ambrosetti, del Forum di Cernobbio, etc.
Maria Ambrosetti Conte, membro di diversi Consigli di Amministrazione
Advisory Board
Francesco Alberoni, sociologo
Gabriele Albertini, ex Sindaco di Milano
Monica Amari, ricercatrice indipendente, si occupa di diritti e politiche culturali
Chiara Ambrosetti, membro del Consiglio di Amministrazione di Ferragamo, etc.
Francesco Bandello, Professore Primario Oftalmologia Istituto San Raffaele di Milano
Cristina Cattaneo, sociologa
Elsa Fornero, Professoressa Università di Torino e già Ministro della Repubblica Italiana
Silvio Garattini, Presidente e fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Federico Lombardi, Ordinario di Cardiologia, Università degli Studi di Milano
Daniela Mainini, Avvocato penalista e Presidente dell’Associazione “Centro Studi Grande Milano”
Matteo Marzotto, imprenditore e manager italiano, già Presidente dell’Ente Nazionale Italiano Turismo
Luca Paolazzi, economista
Alessandro Repici, Primario Gastroenterologia Humanitas
Ferruccio Resta, Rettore Politecnico di Milano
Gianfelice Rocca, Chairman Techint Group e fondatore di Humanitas
Pietro Sella, CEO Gruppo Sella
Marco Tronchetti Provera, AD Pirelli
Giuseppe Vita, Presidente del gruppo editoriale tedesco Axel Springer, già Presidente mondiale del gruppo Farmaceutico Schering e già Presidente del Consiglio di Amministrazione UniCredit S.p.A.